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Polo internazionale

Polo internazionale_Avere vent'anni

Nell’ambito della programmazione culturale 2021 del Polo del ‘900 Dove portano i Venti. Crisi, transizioni, opportunità del nuovo decennio, la Fondazione Vera Nocentini e l’Istituto di studi storici Gaetano Salvemini coordinano il progetto integrato Polo internazionale. Avere vent’anni in… Siria e Libano, Balcani, Egitto e Turchia.

Le crisi internazionali e ambientali che scandiscono la nostra epoca, con ingiustizie, violenze e furori nazionalistici ci pongono davanti a quesiti finora impensabili: come siamo arrivati a questo? Quali legami è possibile tessere nel pieno di catastrofi politiche, economiche e sociali? Quale sarà il futuro dei ventenni che oggi si vedono negata ogni libertà fondamentale?

Con la pandemia e le sue conseguenze, è forte per noi la tentazione di dire che il tanto atteso futuro ci sia stato definitivamente negato; tuttavia, a ben vedere, fuori dai paesi in cui sono adeguatamente tutelati i diritti umani sembra sia già stato negato da molto tempo: la brutalità di certi attacchi frequenti e non occasionali è spesso così estrema da annullare qualsiasi diritto della persona. L’attuale età della globalizzazione, sotto la cui insegna ha preso le mosse il XXI secolo, sembra avere di molto appannato la percezione del valore fondativo dei diritti umani che sono sempre meno riconosciuti come diritti (come ancora recitano alcune importanti carte internazionali). Mai come oggi la loro repressione appare così grave e così ineluttabile l’impotenza a contrastarla.

Per tali ragioni si è proposto il progetto integrato Avere vent’anni in… Egitto, Turchia, Balcani, Siria e Libano sulla condizione dei diritti umani nella realtà odierna di quei Paesi, prendendo in esame i temi della violazione dei diritti umani, civili, di genere e sociali. Cosa significa avere vent’anni in Turchia oppure in Libano? Attraverso un dialogo con i testimoni, si cercherà di sensibilizzare le nuove generazioni sulle tematiche etiche, politiche e civili utilizzando vari linguaggi per affrontare i temi e assumendo come sguardo privilegiato quello dei ventenni.

Il progetto si pone l’obiettivo di sensibilizzare il pubblico e renderlo consapevole della dimensione internazionale, laddove la stampa e i vettori tradizionali (partiti, movimenti) appaiono oggi inadeguati. Le parole solidarietà, diritto e cittadinanza non devono essere slogan vuoti di significato ma il perno attorno a cui far ruotare una visione etico-politica basata su obiettivi reali di condivisione, partecipazione e uguaglianza.

Il progetto si apre a febbraio con un’azione a sostegno dei diritti umani: a un anno dalla carcerazione di Patrick Zaky – attivista e ricercatore all’Università di Bologna, detenuto in Egitto – negli spazi del Polo del ‘900 troverà posto l’installazione #unasediaperZaky dell’artista Gianluca Costantini, immagine scelta da Amnesty International come simbolo della campagna per la sua liberazione. L’immagine di Zaky accompagnerà tutti gli eventi della programmazione 2021.

 

Attività previste

  • 4 ciclo di avvicinamento a ognuno dei territori, con cadenza mensile o bimestrale su Turchia, Siria e Libano, Balcani, Egitto, con eventi diffusi negli spazi del Polo del ‘900 e online
  • Rassegna cinematografica estiva
  • Kit didattici nel progetto “ coordinato da Istoreto
  • Laboratori di lettura (e/o podcast)

Cicli

Rassegna cinematografica

  • Giovedì 1 luglio, ore 21.30 | via del Carmine 14, Cortile di Palazzo San Daniele
    In collaborazione con il progetto Sfide sconfinate. Lo sport che cambia il mondo coordinato dall’Unione Culturale
    Proiezione di Lift like a girl di Mayye Zayed (Egitto, Germania, Danimarca, 2020, 92’). Pluripremiato, il film della giovane regista egiziana documenta quattro anni di duro lavoro in una palestra popolare di sollevamento pesi per ragazze ad Alessandria d’Egitto. È lì che, dai 14 ai 18 anni, Asmaa cresce e si forma sotto la guida di una straordinaria figura di allenatore che crede nella forza delle atlete e nella loro capacità di raggiungere alti livelli nonostante il contesto difficile da cui provengono.
  • Mercoledì 14 luglio ore 21.30 | Quartiere Bellavista, Ivrea
    In collaborazione con Archivio Nazionale Cinema d’Impresa
    Proiezione di Notturno di Gianfranco Rosi (2020). Girato nel corso di tre anni sui confini fra Iraq, Kurdistan, Siria e Libano, racconta la quotidianità che sta dietro la tragedia continua di guerre civili, dittature feroci, invasioni e ingerenze straniere, sino all’apocalisse omicida dell’ISIS. Storie diverse, alle quali la narrazione conferisce un’unità che va al di là delle divisioni geografiche. Tutt’intorno, e dentro le coscienze, segni di violenza e distruzione: ma in primo piano è l’umanità che si ridesta ogni giorno da un “notturno” che pare infinito.
  • Giovedì 29 luglio, ore 21.30 | via del Carmine 14, Cortile di Palazzo San Daniele
    Proiezione di Sole Alto di Dalibor Matanić (Zvizdan, Croazia, Serbia, Slovenia 2015, 123’)
  • Giovedì 5 agosto, ore 21.30 | via del Carmine 14, Cortile di Palazzo San Daniele
    Proiezione di Mustang di Deniz Gamze Ergüven (2015, 97′)

Partner di progetto: Fondazione Carlo Donat-Cattin, Istoreto – Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea “Giorgio Agosti”, Ismel – Istituto per la Memoria e la Cultura del Lavoro, dell’Impresa e dei Diritti Sociali, Museo Diffuso della Resistenza, della Deportazione, della Guerra, dei Diritti e della Libertà, Fondazione Giovanni Goria, CSC – Archivio Nazionale Cinema Impresa.

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