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Dai medici condotti al Servizio Sanitario Nazionale

Dai medici condotti al Servizio Sanitario Nazionale

La Fondazione Donat-Cattin propone la mostra Dai medici condotti al Servizio Sanitario Nazionale. Una mostra sulla salute oltre la pandemia che racconta la storia che porta dai Medici condotti e le mutue al Servizio Sanitario nazionale.

In esposizione sono presentati antichi documenti, la ricostruzione di un ambulatorio di medico condotto, strumenti medico-chirurgici, video interviste a vecchi medici.

La mostra inaugura online mercoledì 5 maggio, sarà visitabile presso Palazzo San Daniele (via del Carmine 14) da giovedì 6 maggio fino a venerdì 28 maggio 2021 con i seguenti orari e le seguenti modalità di accesso: da lunedì a domenica dalle ore 10.00 alle ore 18.00, sabato e domenica prenotazione obbligatoria con almeno un giorno di anticipo: +390110883200; reception@history.history.polodel900.it.

Una sezione è dedicata ai primi 40 anni del Servizio Sanitario Nazionale, illustrandone l’evoluzione di alcuni indicatori di salute, come la speranza di vita, la mortalità complessiva e quella di alcune patologie, per far comprendere quanto lavoro si è fatto, ma anche quanto ci sia ancora da fare, con l’obiettivo di continuare a garantire un’assistenza sanitaria equa e adeguata per tutti.

La mostra racconta la storia del SSN che oggi, con la fase di emergenza sanitaria causata dalla pandemia ne evidenzia l’importanza e l’insostituibilità. Un cammino di trasformazione che ha portato le antiche condotte mediche agli attuali servizi e presidi che garantiscono il diritto alla salute universale. Inoltre, la mostra promuove la conservazione e la conoscenza di un patrimonio di strumenti, oggetti, documenti pressoché sconosciuto, in alcuni casi unico al mondo, e spesso recuperato fortunosamente al degrado e all’oblio, che confluirà nel futuro Museo della Medicina dell’Università di Torino.

La storia

La creazione del Servizio Sanitario Nazionale, il 23 dicembre 1978, giunge dopo un percorso lungo i secoli passati, in cui il diritto alla salute per tutti ha fatto da filo conduttore nella storia d’Italia: a partire dai medici condotti, incaricati di garantire cure mediche gratuite per i poveri, passando attraverso l’assistenza sanitaria per malattie di particolare rilevanza sociale, come la malaria e la tubercolosi, giungendo poi alle Casse Mutua Malattie, il servizio sanitario pubblico si è progressivamente esteso a quasi tutta la popolazione; parallelamente si sviluppa tra i cittadini la consapevolezza del diritto all’assicurazione contro le malattie, che portò fin dalla prima metà dell’Ottocento alla creazione delle Società di Mutuo Soccorso per i lavoratori.

In collaborazione con:

CISO – Il “Centro Italiano di Storia Sanitaria e Ospedaliera” del Piemonte è costituito da un gruppo di ricercatori, storici e medici, con lo scopo di sviluppare le ricerche sulla storia della sanità, dell’assistenza e della medicina, e di promuovere iniziative capaci di offrire un contributo per lo sviluppo di migliori sistemi sanitari e di sicurezza sociale. Si propone inoltre di procedere alla ricognizione, alla conservazione e allo studio di fondi archivistici e librari inerenti la storia sanitaria e ospedaliera del Piemonte. Il Centro è aperto alla collaborazione con istituzioni italiane e straniere ed organismi internazionali che operano nel campo della storia della sanità, dell’assistenza, della medicina.

ASTUT – è la struttura universitaria deputata a raccogliere, conservare, studiare e valorizzare i reperti materiali testimoni della ricerca e della didattica nell’Ateneo torinese. Nato nel 1992 raccoglie nei magazzini e negli spazi espositivi strumenti, accessori, arredi, carte, fotografie, filmati, ecc. di un periodo che va dalla fine del XVIII secolo ad oggi. Le collezioni sono di continuo arricchite anche da donazioni di aziende, enti privati e pubblici e di singoli cittadini.

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