Mostra “Shamal soffia su Torino”
Da mercoledì 3 ottobre 2018 a giovedì 18 ottobre 2018 il Polo del ‘900 ospiterà la mostra Shamal soffia su Torino. Gli scatti di Andreja Restek interpretati da sette grandi artisti.
La mostra, inserita tra le attività del progetto integrato Reportage di Guerra: dalla Grande Guerra ai giorni nostri, coordinato della Fondazione Vera Nocentini e sostenuto dal Comitato per i Dritti Umani del Consiglio Regionale del Piemonte, sarà visitabile presso la Sala ‘900 (via del Carmine 14) secondo il seguente orario da lunedì a domenica dalle ore 9.00 alle ore 21.00.
Quadri, sculture e fotografie per raccontare la guerra, la fuga, sogni e speranze di interi popoli. E soprattutto per raccogliere fondi da destinare al campo profughi 022, in Libano.
La mostra è organizzata dall’associazione ‘L’ambulanza dal cuore forte’ ADCF Onlus, dalla Fondazione Vera Nocentini e ideata dalla giornalista Stefania Aoi. Prendono parte ad essa la fotoreporter Andreja Restek, i pittori torinesi Ciro Palumbo e Akira Zakamoto, le pittrici romane Alessandra Carloni e Roberta Coni, il collega ligure Davide Puma, quello italo-tedesco Matthias Brandes e lo scultore romano Jacopo Mandich. Hanno contribuito alla realizzazione di questa mostra anche il Consiglio Regionale del Piemonte, l’Associazione Stampa Subalpina e Chiara Pizzighello per la ricerca di finanziatori.
Andreja Restek
Andreja Restek è una giornalista fotoreporter di origine croata che vive a Torino. È fondatrice e direttrice di APR news, quotidiano on line che segue e monitora il fenomeno del terrorismo e i gruppi terroristici nel mondo e conduce inchieste indipendenti legate a traffici illeciti e diritti umani. Esercita la sua attività collaborando con diversi giornali, enti e aziende italiane ed estere. È iscritta all’Albo dei giornalisti ed è membro dell’International Federation of Journalist (IFJ), vanta numerose collaborazioni italiane e internazionali. Ha un’esperienza di oltre 15 anni in diversi campi sociali ma negli ultimi anni testimonia gli eventi e i cambiamenti nei Paesi del terzo mondo, soprattutto in zone di guerra come Siria, Ucraina, Crimea, Russia, Balcani, Africa. Per il suo lavoro come fotoreporter ha ricevuto molti premi nazionali ed internazionali. Le sue fotografie sono state pubblicate in diversi libri, come “Passion Lives Here” e “Parole di Donne”. Ha esposto i propri lavori, singolarmente e collettivamente, in numerose mostre fotografiche in tutta Italia e all’estero. Ha partecipato come relatrice e ospite ad importanti eventi organizzati da Unicef, Università degli Studi di Torino, Salone Internazionale del Libro di Torino, Associazione vittime del terrorismo, Radicalisation Awareness Network (RAN), Rai, Festival dell’Europa Solidale e del Mediterraneo, diversi circoli fotografici, per citarne solo alcuni. Ha diretto la parte artistica del Festival della Sicurezza Internazionale – International Security Festival 2017 a Vicenza. Ha redatto l’introduzione per alcuni libri. Ha pubblicato nel 2016 il libro fotografico “Siria, dove dio ha finito le lacrime”. È Presidente e fondatrice dell’Onlus “L’ambulanza dal cuore forte – ADCF”, costituta nel 2013 per portare aiuti umanitari e soccorso in zone colpite da calamità e in Paesi colpiti da guerre. Ha organizzato importanti eventi su diritti umani e guerre. Ha ideato e organizzato, a cavallo tra 2016 e 2017, la mostra a Palazzo Madama di Torino “In Prima Linea, donne fotoreporter in luoghi di guerra” in cui hanno esposto 14 donne fotoreporter di guerra. La mostra ha avuto 32000 visitatori ed è stata recensita da 150 testate di tutto il mondo. Attualmente sta lavorando a diversi progetti fotografici e umanitari.
Akira Zakamoto
Vive e lavora fra Torino, Milano e Londra. Le sue opere sono quotate nel catalogo dell’arte moderna Mondadori. Ha frequentato l’Ips Albe Steiner di Torino, l’Université Stendhal di Grenoble e il Dams di Torino. Ha prestato i suoi lavori alla pubblicità e al cinema lavorando come art director e regista. Ha fondato nel 2007 Bottega Indaco con Ciro Palumbo e Arte Indaco nel 2008. Hanno scritto di lui critici d’arte del calibro di Paolo Levi, in passato direttore de Il Catalogo Nazionale d’Arte Moderna, prima per la Giulio Bolaffi Editore e poi per la Giorgio Mondadori Editore.
Ciro Palumbo
Nasce a Zurigo nel 1965, e in Italia, la sua terra, si innamora del mare. Egli cresce e impara a creare immagini, a costruirle e dirigerle, ma comincia a sentire, profondo, un altro richiamo, canto di sirene, che lentamente lo riconduce a quell’immensa distesa d’acqua. Così lo dipinge, il mare, e diviene il pittore delle isole; e sebbene ancora non sia chiaro verso quale scoglio lo guidi il suo vento, le sue isole respirano sulle tele e le sue navi partono alla ricerca di nuove sfumature, indagando tra forma e colore, e trasportano l’immagine di un uomo, coraggioso, che vive sognando, anche per gli altri.
Alessandra Carloni
Nasce a Roma nel 1984, dove vive e lavora. Si diploma all’Accademia di Belle Arti di Roma nel 2008 con la cattedra di Celestino Ferraresi e si laurea nel 2013 in Storia dell’arte contemporanea, presso l’Università “La Sapienza”. Dal 2009 al 2013 realizza mostre in tutta Italia a Roma, Milano, Napoli, Trieste e Firenze e si dedica anche all’arte urbana con interventi su muri in diverse città.
Roberta Coni
Nata a Marino, Roma, nel 1976, si diploma nel 1999 all’Accademia di Belle Arti di Roma nella sezione di pittura. Nel 1997 vince il Progetto borsa di studio Erasmus e frequenta il terzo anno di Accademia presso la Facultad de Bellas Artes “Alonso Cano”di Granada, Spagna. Dal 1999 al 2002 lavora come docente di pittura e storia dell’arte moderna, presso la scuola “Centro Urbano” di Rocca di Papa (Roma). Dal 2000 al 2002 opera come consulente storico dell’arte presso le Scuderie al Quirinale e Mercati di Traiano di Roma. Nel 2005-2006 in qualità di ambasciatrice culturale per il Rotary International approfondisce la sua ricerca artistica presso l’Academy of Art University di San Francisco, California, USA. Roberta dipinge ma si dedica anche alla videoarte. Ultimamente ha iniziato un ambizioso progetto legato alla realizzazione pittorica dell’intera Divina Commedia di Dante Alighieri. Collabora con diverse gallerie all’estero in Inghilterra, Turchia, Cina, Stati Uniti, Canada, Francia, Singapour, Brasile.
Matthias Brandes
Nasce a Bochum (Nordrhein-Westfalen) in Germania. Si laurea in Pedagogia dell‘Arte. Partecipa alla 11. Biennale dei Paesi Baltici a Rostock. Le sue opere fanno parte di collezioni pubbliche e private (Deutsche Telekom, Britisch Petroleum, UniCredit). Un suo dipinto è stato acquisito dalla Pinacoteca provinciale di Bari, uno dal Museo d’arte Moderna / Maccagno. È docente di disegno all’Università di Scienze Applicate di Amburgo. Ha partecipato a numerose mostre come alla Creative Cities Collection, Barbican Center/London organizzata da Olympic Fine Arts/Beijin o alla Canton Artfair/ Guangzhou R.P. China.
Davide Puma
Davide Puma è nato a Sanremo nel 1971. La sua visione del mondo, la natura e la riflessione del posto dell’uomo nell’universo permeano fortemente il suo lavoro seguendo i percorsi di una narrazione potente che, come un filo rosso, si dipana in tutta la sua produzione artistica. La costante e ininterrotta ricerca di soggetti da ritrarre anche molto diversi tra loro – come animali, persone, figure religiose, creature mitologiche, visioni surreali in metamorfosi – permette comunque al suo lavoro di essere immediatamente riconoscibile per l’intensità dei suoi soggetti, per la vibrazione del suo linguaggio pittorico, per la personale trama materica, per la cromia dei colori delicati, per il virtuosismo tecnico nell’uso di spatola e di pennello. Tutti questi elementi diventano per lui essenziali per descrivere, in modo suggestivo e emozionante, una visione umana e artistica. Negli ultimi anni ha realizzato mostre personali a livello internazionale e ha partecipato a fiere d’arte in Europa e negli Stati Uniti. Dal 2013 il suo lavoro è parte della collezione permanente del Museo MACS (Museo di Arte Contemporanea della Sicilia). Nel 2014 ha realizzato il quadro di San Tommaso Reggio per la Cattedrale di Ventimiglia, dove è permanentemente esposto. Nel 2015 è stato invitato dall’Istituto di Cultura Italiana di Kyoto a partecipare al DIM Festival, come unico artista rappresentante l’arte figurativa italiana. Lavora con gallerie d’arte in Italia, in Francia (Parigi), nel Regno Unito (Londra), in Svizzera (Ginevra) e in Giappone (Kyoto). Lavora e vive in Italia, suo paese d’origine.
Jacopo Mandich
Nato a Roma nel 1979 e laureato in scultura presso l’Accademia delle Belle Arti di Roma nel 2005. Si occupa da anni di scultura con materiale di recupero specializzandosi nella lavorazione del legno e del ferro, ma sperimentando con tutti i materiali. Collabora e partecipa con gruppi e singoli artisti alla realizzazione di spettacoli, eventi, esposizioni e laboratori legati al riciclaggio artistico e alla sensibilizzazione eco-solidale